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Il 27 Maggio 2012, dopo un primo rinvio della manifestazione dovuto al maltempo,
per il Progetto “Occhi sulle Colline” è finalmente arrivato il momento di uscire allo scoperto.
Il giorno precedente alla manifestazione abbiamo fatto un sopralluogo a Villa Cristina; noi dell’asd Il Mandriolo abbiamo stabilito la zona ove sistemare i cavalli senza intralciare le altre attività, teso le corde per legarli, abbiamo portato dei secchi per l'abbeveraggio ed alcune presse di fieno. Dare ai cavalli del fieno durante la sosta non serve solo per la loro nutrizione in senso stretto ma anche per tenerli occupati e quindi più tranquilli durante la sosta, oltre che per gratificarli per il lavoro svolto di buon grado portandoci in groppa dal Gabbro fino a Villa Cristina.
Il percorso che abbiamo scelto per l'avvicinamento si avvale principalmente dell’Ippovia Toscana che per 220 km attraversa il nostro territorio partendo dal Cisternino (Livorno) arrivando fino a Montioni (Follonica) e che venne inaugurata ufficialmente a Bolgheri nel Settembre 2008.
Sia all’andata che al ritorno abbiamo inserito alcune piccole varianti dal percorso principale per offrire ai partecipanti altre bellissime vedute.
La mattina del 27 maggio una ventina di cavalieri si sono radunati al Gabbro all'asd Il Mandriolo;
dopo il controllo dell’equipaggiamento e dei finimenti siamo partiti alle ore 9 dirigendoci verso il Poggio del Gabbro che è stato aggirato sul versante est in mezzo alla macchia mediterranea, passando vicino ai «rifugi» (grotte naturali utilizzati come nascondigli in tempi di guerra dagli abitanti del luogo) e raggiungendo l'Ippovia Mediterranea nei pressi della Località La Malavolta. Abbiamo quindi proseguito sull'ippovia in direzione Colognole guadando il Rio Savalano ove i cavalli si potevano fermare per una fresca bevuta.
In questo tratto il sentiero si è fa sempre più roccioso e sale fino al cimitero di Colognole dove si attraversa la strada Provinciale Valle Benedetta che si costeggia in direzione ovest per circa 150 metri. Alla croce di ferro si prende la strada inghiaiata sulla destra che porta fino ai mulini del torrente Morra.
Dopo il guado di questo torrente l'ippovia svolta a sinistra salendo con alcuni tornanti verso
«I Muriccioli», ridiventando strada bianca. Circa 350 metri prima di arrivare alla Focerella abbiamo deviato a destra per ritrovare l’ippovia in prossimità del Podere Le Vallore. Qui si aggira il Poggio ai Frati (ubicazione del famoso radar militare a forma di pallone, ben visibile anche da molto lontano) e si arriva al cancellone della Valle Benedetta dove si gode di una vista spettacolare sul Livorno con il mare sullo sfondo.
L'ultimo tratto fino a Villa Cristina si avvale della strada bianca nota ai più (inizialmente è la Via della Sambuca), larga ed inghiaiata, comoda per chi va a piedi ed in bicicletta, un po' meno per i piedi dei cavalli che preferiscono un terreno un po' più morbido.
Poco prima di mezzogiorno siamo giunti a destinazione Villa Cristina dove erano già arrivati altri due piccoli gruppi di cavalieri provenienti da Livorno. Abbiamo avuto giusto il tempo per sistemare i cavalli alle funi, dare loro da bere e da mangiare prima di ascoltare l’ottima presentazione del Progetto “Occhi sulle Colline” da parte di Diego Guerri.
alcune immagini della manifestazione:
Come sempre accade, la presenza dei cavalli ha suscitato molto interesse e curiosità nei bambini ma anche negli adulti che ci hanno chiesto le informazioni più svariate riguardanti il mondo dei cavalli e dell’equitazione. Quando è giunta l’ora prestabilita numerosi erano i bambini che hanno fatto il “battesimo della sella” che consiste in un paio di giri sopra ai cavalli più tranquilli ed affidabili (in questo caso sono stati scelti Tamna, Fumino ed Anir), sempre accompagnati da due persone, una che guida il cavallo e l’altra che cammina di fianco controllando e, se necessario, reggendo il bambino.
Alla fine, tra molte risate e scatti fotografici, abbiamo concesso il “battesimo della sella” anche a qualche bambino un po’ cresciutello.
Verso le 16,30 abbiamo dovuto dare il commiato in quanto ci attendevano ancora almeno due ore di marcia; non tutti i cavalli erano ben allenati per cui abbiamo scelto un percorso un più breve per il ritorno passando dalla via del Radar, la Focerella, via dei Bottagoni ed infine attraversando il paese di Gabbro.
L’impressione generale è stata quella di una manifestazione ben organizzata alla quale hanno partecipato persone particolarmente interessate alle tematiche del progetto e concludiamo che la sua riuscita è andata ben oltre alle nostre personali aspettative.